Tricolori Us Acli, Gilberto Simoni testimonial d’eccezione a Torre del Greco

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Un testimonial d’eccezione per la quarta edizione del trofeo ciclistico “Città di Torre del Greco”, la competizione che quest’anno mette in palio il titolo di campione italiano Us Acli.

Ha immediatamente accettato l’invito degli organizzatori dell’evento – che ha avuto il via questo pomeriggio alle 15 da viale Europa – Gilberto Simoni, grande interprete del ciclismo italiano dei primi anni 2000 e due volte vincitore del Giro d’Italia (finito comunque sul podio in altre cinque occasioni).

“In quindici giorni è la seconda volta che faccio tappa in Campania – spiega Gibo – prima per il Giro d’Italia Amatori ed oggi per il campionato italiano Acli. Devo dire che anche qui, oggi, si percepisce una gran fame di ciclismo, c’è davvero una bella atmosfera. E poi Napoli mi affascina parecchio, ci torno sempre volentieri. Mi piace riscoprire di volta in volta la passione che questa gente è capace di riservare al ciclismo. Una passione che ha radici storiche di tutto rispetto. Qui anche gli anziani hanno qualcosa da raccontarti che riguarda la bici e questo dimostra quanto fasulli siano certi cliché che magari si è abituati a confezionare. Napoli non è solo calcio e Maradona. È anche sport. È anche ciclismo”.

Qualche anno è ormai passato da quando era lui a trionfare in bici, con qualche sostanziale cambiamento. “Il cambiamento riguarda soprattutto la portata e l’intensità della competizione. L’evoluzione registrata negli ultimi anni ha portato il ciclismo a diventare sempre più internazione. Il confronto adesso è praticamente globale. La competizione si fa sempre più intensa, purtroppo spesso a discapito del ciclismo italiano. Fortuna che abbiamo dalla nostra grandi corridori, in grado di far valere il nostro prestigio e la nostra tradizione. Nibali ed Aru, due nomi su tutti. Difendono il nostro ciclismo alla grande”.

Ed a proposito di successi nostrani, dopo il sensazionale trionfo di Vincenzo Nibali al giro, adesso riflettori tutti puntati sul Tour de France.

“Indubbiamente – conclude Gibo – ci sono grandi aspettative. Personalmente credo che toccherà anzitutto capire in che modo saranno definiti i ruoli di due corridori della stessa squadra, Nibali ed Aru, appunto, che si ritrovano a puntare allo stesso obiettivo. Staremo a vedere come sarà definita la leadership”.

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