Torre del Greco. Opere a ridosso dei vecchi passaggi a livello: il Comune trascina in giudizio Rfi

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Adesso sarà il Tar a pronunciarsi. Il Comune di Torre del Greco ha infatti presentato ricorso contro Rete Ferroviaria Italiana.

La vicenda riguarda i lavori che Rfi doveva realizzare a seguito della chiusura dei passaggi a livello nella zona a ridosso di via Litoranea, “alla stregua della convenzione sottoscritta in data 25 marzo 2008 e successive integrazioni.

Permangono ancora interventi da realizzare o comunque da completare, oltre al ripristino di alcuni impianti, con speciale riferimento a quelli elevatori, malfunzionanti e fonte di notevoli disagi per la popolazione interessata”.

Lo afferma – come da delibera approvata dalla Giunta – il responsabile dell’istruttoria e dirigente del settore Avvocatura, Elio Benevento.

A seguito di questa delibera, infatti, si è poi dato incarico al Professor Avvocato Fiorenzo Liguori, al fine di “ovviare definitivamente agli inconvenienti lamentati ed ottenere l’adempimento degli obblighi gravanti su Rfi”.

Rfi “nonostante ripetuti solleciti – è scritto ancora nell’atto deliberativo – e reiterati incontri con i tecnici e gli amministrativi” “non ha provveduto al puntuale adempimento di tutto quanto le incombeva”.

La storia è nota e viene ripercorsa dall’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Mele. “A seguito della chiusura dei passaggi a livello nella zona posta a ridosso del litorale, venne stipulata una convenzione tra il Comune e Rfi per realizzare una serie di opere legate alla viabilità interna”.

Strada parallela a via Litoranea, ma non solo: cavalcavia pedonali, relativi ascensori per le persone con ridotte capacità motorie, adeguata illuminazione e altri accorgimenti che, ad oggi, risultano non ultimati. “La Rfi – prosegue l’assessore Mele – negli ultimi incontri ha addotto motivazioni economiche alla base della mancata ultimazione di tali interventi. In pratica il budget stanziato per i lavori, si sarebbe esaurito. Una giustificazione che a nostro modo di vedere non regge, visto che l’accordo stipulato col Comune a partire dal 2008 prevedeva la realizzazione di opere poi di fatto non ultimate e in alcuni casi mai iniziate”.

Sarà il Tar ora ad esprimersi sulla questione, che vede coinvolte centinaia di famiglie che vivono a ridosso dei vecchi passaggi a livello e che di fatto si sono viste “tagliare i ponti” con l’altra parte delle strade interessate, senza che i promessi collegamenti venissero ultimat.

“Anche in altri casi – conclude Luigi Mele – enti incaricati di realizzare interventi di riqualificazione a seguito di accordi, hanno poi abbandonato il territorio senza ultimare i lavori concordati con l’ente. È probabile che anche in questi casi l’amministrazione si vedrà costretta ad adire le vie legali”.

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