Terremoto: il parere di Boschi e il rischio di una nuova scossa

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Foto tratte dai social
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In una dettagliata intervista al Mattino, l’esperto Enzo Boschi ha fatto il punto della situazione post sisma: «A giudicare dalle immagini drammatiche che provengono dall’isola, penso che ci sia stata una sottovalutazione della magnitudo del sisma. Non è possibile che una scossa valutata in 3.6 faccia tutti questi danni». Pochi minuti prima che l’Ingv correggesse la stima della magnitudo in 4.0, il sismologo Enzo Boschi aveva già capito tutto prima degli altri. «Probabilmente – aggiunge poco tempo dopo la scossa – si dovrà rivalutare tutto. Qui le cose sono due: o gli edifici di Ischia sono davvero di cartapesta, oppure siamo in presenza di una scossa con una magnitudo vicina al 4.5. Riesce difficile credere che un terremoto magnitudo 3.6 con profondità stimata a dieci chilometri possa fare danni simili. È vero che bisogna prendere in considerazione la qualità degli edifici colpiti, ma c’è solitamente una correlazione piuttosto pragmatica tra la forza di una scossa e gli effetti che essa produce. E in questo caso i danni patiti mi paiono eccedenti rispetto ad altri eventi sismici di portata assimilabile. I miei dubbi sono in parte confermati dall’Osservatorio vesuviano, che in effetti valuta la scossa in una magnitudo 4.0 e ne colloca la profondità a 5 chilometri. La prassi ci insegna che in Italia le scosse avvengono spesso a coppie. Per ragioni di prudenza, è pertanto necessario adottare tutte le misure di sicurezza del caso e mettere al riparo da pericoli turisti ed abitanti. Sono certo che la Protezione civile è ben informata di tutti i pericoli del caso e di come prevenirli».

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