Sacerdote chiede all’amante di abortire, la vicenda arriva al tribunale ecclesiastico

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Finisce davanti ai giudici del tribunale regionale ecclesiastico campano la storia del parroco di una chiesa di Vallo della Lucania che avrebbe chiesto alla giovane amante di abortire. I fatti risalgono al 2012. All’epoca il sacerdote intreccia una relazione con una giovane parrocchiana, diversi mesi dopo la 30enne, sposata, resta incinta e a qual punto il parroco, decide di interrompere la relazione. La notizia, così come riportata dal quotidiano Il Mattino, fa il giro della comunità ed arriva anche al marito della donna che, a quel punto, decide di parlare prima al vescovo di Vallo della Lucania, poi in Vaticano e infine ai giudici del tribunale ecclesiastico campano che ormai da cinque anni lavorano sul caso. «Sì, mia moglie rimase incinta. Non sapevo ancora nulla, il parroco voleva farla abortire, cominciò a minacciarla – si legge dalle carte al vaglio del tribunale ecclesiastico. Alla fine la gravidanza l’ha interrotta ma per fortuna c’ero io che le sono sempre stato accanto».

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