Dirty Soccer: l’autodifesa di Casapulla smentita dalle intercettazioni

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Una sentenza di estrema gravità, per la durata dell’inibizione e la somma da corrispondere a titolo di ammenda. Salvatore Casapulla, attuale direttore sportivo del Gragnano, è uno dei tesserati maggiormente “colpiti” dal Tribunale Federale Nazionale che, ieri, s’è pronunciato sul terzo filone di “Dirty Soccer”, derivato dall’omonima inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro.

Il dirigente napoletano, tesserato per il Barletta Calcio all’epoca dei fatti contestati, ha subito un’inibizione di 5 anni e una maxi-ammenda di 95mila euro, in seguito alle gravi accuse contestategli dalla Procura Federale, le cui richieste sono state pienamente accolte dal Tribunale Federale Nazionale.

Nel dispositivo del Tfn, Casapulla viene tirato in ballo relativamente a due partite. La prima è Vigor Lamezia-Casertana del 25 aprile 2015, terminata col successo dei falchetti per 2-1. In particolare, secondo le indagini, è emerso che Felice Bellini, tesserato della Vigor Lamezia, dopo aver combinato la sconfitta casalinga della formazione calabrese, avrebbe comunicato anticipatamente a Casapulla il risultato esatto della combine, consentendogli di effettuare una scommessa sicura. «Le indagini rese dalla Procura Federale – si legge nel dispositivo – documentano appieno ogni circostanza fattuale, per cui la colpevolezza dei soggetti è inequivocabile in relazione alla organizzazione della combine che all’atto pratico, sortì l’esito programmato».

Relativamente alla gara Vigor Lamezia-Casertana, dunque, il Tfn ha contestato a Salvatore Casapulla – giudicandolo responsabile – la violazione dell’articolo 7 del Codice di Giustizia Sportiva (“Illecito sportivo e obbligo di denunzia”), nella fattispecie del comma 7 che appunto obbliga i tesserati venuti a conoscenza di combine per alterare il risultato di una o più gare, a denunciare immediatamente tutto alla Procura Federale.

Salvatore Casapulla è anche ritenuto responsabile – unitamente allo stesso Bellini e a Mauro Ulizio (tesserato della Pro Patria all’epoca dei fatti – della combine per la partita Salernitana-Barletta del 25 aprile 2015. Secondo il dispositivo, «il tenore delle conversazioni intervenute tra Bellini e Casapulla consente di ritenere provata […] la partecipazione all’illecito del dirigente del Barletta (Casapulla), pienamente informato della proposta di alterazione del risultato e direttamente attivo all’interno dello spogliatoio. […] Le dichiarazioni di estraneità ai fatti rassegnate dal Casapulla, reiterate nella memoria in atti, sono dunque smentite dalle intercettazioni effettuate dall’Autorità Giudiziaria». L’accusa per Casapulla è di ver violato, limitatamente a Salernitana-Barletta, l’articolo 7 ai commi 1 e 2.

Il dettaglio delle norme violate QUI

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